Voicebot, Chatbot, Smartspeaker
Il mondo Bot è complesso esattamente come il campo a cui appartiene. Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza: una prima discriminazione in questa complessità è la distinzione tra Bot senza AI e Bot con AI.
Il primo gestisce le richieste degli utenti attraverso un’interazione guidata, ossia tramite menù a bottoni e menù a carosello e non prevede l’interrogazione testuale libera dell’assistenza virtuale. Per intenderci gestisce le richieste proponendo opzioni che l’utente sceglie e il processo continua fino a esaurire la richiesta, nei limiti che il suo addestramento gli consente.
Il Bot con AI invece è un assistente virtuale conversazionale dotato di strumenti di elaborazione automatica del linguaggio naturale e di machine learning capace di simulare una conversazione umana.
Una seconda macrodistinzione è quella tra Bot via chat e Bot via voice: possiamo chiamare Faqbot l’assistente virtuale che troviamo sulle pagine Web in grado di rispondere in maniera dinamica alle Frequently Asked Question. Un chatbot conversazionale invece può gestire funzioni più complesse ed essere in grado di simulare conversazioni in linguaggio naturale.
Con Bot via voice invece s’intendono quei dispositivi in grado di gestire una conversazione attraverso il canale vocale: grazie all’ integrazione con strumenti di speech to text e text to speech, sono in grado di convertire la voce in testo scritto e viceversa.
Esistono inoltre gli Smart speaker (Alexa, Google Home, ecc.) che ci permettono di accendere le luci, ascoltare la nostra radio preferita e alzare le tapparelle semplicemente interpellando l’assistente virtuale. Più nello specifico: con Smartspeaker si identifica un altoparlante wireless con integrato assistente virtuale in grado di gestire conversazioni, offrire supporto o eseguire comandi.
Il panorama Bot è ricco di sfaccettature e se ben conosciuto può essere utile in tantissimi ambiti. Sia che si voglia programmare la chiusura delle imposte a distanza o si voglia implementare il customer care.